Fujifilm X100VI, Roma-Tokyo andata e ritorno
Un reportage in... ordine sparso
In occasione della presentazione della Fujifilm X100VI mi ero ripromesso di realizzare un reportage dalla doppia finalità: descrivere la nuova macchina fotografica e raccontare in maniera approfondita tutto quello che ho avuto la fortuna di scoprire sulla capitale del Giappone.
Bene.. in realtà questo reportage non ha nulla a che fare con con i mie buoni propositi.
Tutto questo per due valide ragioni.
La prima è che per descrivere a grandi linee la X100VI ci vuole veramente poco. Prendete tutta l’elettronica della XT-5 mettetela nel corpo della X100 ed il gioco è fatto. Si, il fondello e più profondo di un millimetro, i due pulsanti a destra del mirino sono leggermente più vicini ed è stata aggiunta una “I” rossa alla “V”. Ma fondamentalmente, il corpo macchina rimane perfettamente fedele alla filosofia che ha contraddistinto tutte e sei le generazioni di questa iconica macchina fotografica.
In sintesi la X100VI è la chiusura del cerchio iniziato nel 2010 con la prima X100.
La seconda ragione per la quale non ho portato a termine i miei buoni propositi è il tempo. Tempo inteso sia come situazione meteorologica sia come tempo a disposizione. Infatti, fatta eccezione dei 26 gradi il giorno successivo all’arrivo, la pioggia ha costantemente accompagnato la nostra permanenza nella capitale giapponese. Il mal tempo non ci ha impedito di portare a termine tutto il nostro programma “culturale” ed ha confermato ancora una volta la bontà della resistenza alle intemperie della X100VI, ma sicuramente ha reso più complicato e affannoso rispettare tutta le tabella di marcia.
In fondo stiamo parlando di macchine fotografiche e fotografia, e le immagini, spesso e volentieri, hanno il potere di raccontare più di infinite parole.
X100VI accesa, Across selezionata, iniziamo a scattare.
Note:
Le foto, pubblicate in ordine sparso, sono state scattate tutte con la “pellicola” Across. A tutte è stato applicato il mio preset su Adobe Lightroom sia per le immagini scattate in Jpg sia per quelle post prodotte partendo dal Raw una volta rilasciato l’aggiornamento di Adobe.
Molti scatti sono stati fatti con il Fujifilm WCL-X100 II, cosi da permettermi di sfruttare un più ampio angolo di campo (equivalente ai 28mm) e una completa tropicalizzazione della macchina fotografica.