Con gli occhi del Drago

Sguardi (Tittia e Zio Frac)
Siena, 30 giugno 2022, due giorni alla corsa. Il fantino è scelto dalla contrada, il cavallo è estratto a sorte.
Nelle giornate che precedono la corsa uomo e cavallo vivono in perfetta simbiosi. Una ricerca mirata a conoscersi ed istaurare una reciproca fiducia. Uno sguardo silenzioso è in grado di rafforzare questo legame più di mille parole.

2 Luglio 2022: Palio della Madonna di Provenzano
Il Palio di Siena è un evento conosciutissimo in Italia e all’estero ed è parte integrante della nostra tradizione.
In realtà, tale conoscenza del Palio di Siena è generalmente molto approssimativa e superficiale.
Tendenzialmente si riduce tutto ad una sorta di corsa tra fantini scavezzacollo che, montando un cavallo a pelo, si contendono un drappellone di stoffa.
In verità per comprendere pienamente tutto quello che rappresenta il Palio di Siena bisognerebbe essere nati a Siena.
Se non si ha tale fortuna bisognerebbe vivere le “96 ore” dall’interno di una Contrada almeno una volta nella vita.
E proprio questo obiettivo mi sono prefissato nel momento in cui ho iniziato a pensare di realizzare questo reportage.
Per fare una parafrasi con la fotografia, la corsa rappresenta solo la sessione di scatto.
Cioè il momento in cui si finalizza il lungo lavoro di studio, pianificazione e organizzazione.
I festeggiamenti, il momento in cui le nostre immagini si trasformano in… fotografia.
Ma andiamo con ordine.

Appartenenza
Siena, 1 luglio 2022, un giorno alla corsa.
La cena di contrada è un evento ricorrente che serve a rinforzare i legami d’appartenenza. La cena che precede la corsa assume un significato ancora più profondo. Il fantino è il fulcro su cui fanno leva tutte le speranze dei contradaioli.
Anche se per sole 96 ore il fantino vestirà i colori del Drago e, con essi, anche tutte le speranze di questo popolo.

Preparazione e pianificazione

Vivere la vita di Contrada per il periodo che precede il Palio, se non sei “Contradaiolo”, non è cosa semplice. Almeno che tu non abbia le persone giuste disposte a darti quella fiducia indispensabile per raccontare “dall’Interno” un evento così complesso.
Così, nei mesi che hanno preceduto l’evento, ho preso i contatti con il Consorzio per la tutela del Palio di Siena per raccogliere tutte le informazioni necessarie e chiedere consigli su come muovermi nella maniera più appropriata.
Grazie alle loro preziose indicazioni e all’amico Guido Mantegoli, finalmente avevo ottenuto ciò che desideravo. Vivere il Palio di Siena dall’interno di una contrada.
Vivere il Palio di Siena con “gli occhi del Drago”.

Solitudine
Siena, 2 luglio 2022, il giorno della corsa.
Finite le prove generali il cavallo e fantino rientrano in quella che stata la loro scarna dimora negli ultimi giorni.
Fantino e cavallo, vivono in completo isolamento, separati tra loro, solo da una parete.
Una antica clausura di fortuna che servirà per proteggerli dagli altri e, soprattutto, da se stessi.

Solo a questo punto ho iniziato a pensare all’attrezzatura fotografica più idonea per portare a buon fine un lavoro così articolato.
In effetti, se ci pensiamo bene, un servizio così complesso non si può “etichettare” in un genere fotografico specifico.
Certo c’è il reportage, ma anche fotografia sportiva, paesaggistica, ritratto e altre mille sfumature fotografiche che, di volta in volta, si possono presentare davanti al mio obiettivo.

L’uscita della nuova Fujifilm X-H2s mi ha tolto tutti i dubbi su quale fosse la macchina fotografica da utilizzare. Tre zoom in grado di coprire tutte le focali dal grandangolare al tele, due obiettivi fissi molto luminosi, un paio di batterie e la borsa fotografica è pronta.
Nella pianificazione di questo lavoro mi ero prefissato tre punti fondamentali.
Fotografare senza mai contaminare la scena con la mia presenza, conoscere il più possibile le tradizioni legate al Palio di Siena e alla contrada che mi ospitava, prendere coscienza di ciò che, di volta in volta, stavo fotografando.

Alfieri
Siena, 2 luglio 2022, il giorno della corsa.
Gli alfieri, più comunemente denominati “sbandieratori” sono tra i personaggi più noti di questa tradizione che affonda le sue radici nel medioevo. Mancano poche ore alla gara ed è giunto il momento per la contrada di riunirsi. Tutti i componenti del corteo sono vestiti con il costume storico. All’interno della Basilica di San Domenico, dove trovano sepoltura le spoglie di Antonio Stradivari, gli alfieri danno inizio al loro spettacolo accompagnati dal ritmo dei tamburi.

Appena arrivato a Siena, ritirati pass, badge e autorizzazioni, mi sono trovato catapultato sulla terra di Piazza del Campo per iniziare a prendere confidenza su tutto ciò che riguardava la corsa.
In realtà non mi spaventava l’aspetto della tecnica fotografica di una corsa dei cavalli. Ho calcato i bordo pista per diverso tempo tanto da sentirmi piuttosto a mio agio in questi contesti.
La mia ansia era dettata piuttosto dallo studiare tutto ciò che avveniva alla partenza.
Questo è un momento chiave della corsa, e trovarmi come postazione proprio li, seduto sulla terra a pochi metri dal canapo è stato fondamentale.
Giorno dopo giorno e prova dopo prova mi sono dedicato poco al fotografare e molto all’osservare e all’ascoltare.
I pochi scatti realizzati mi sono serviti piuttosto per prendere confidenza con la nuova X-H2s.
Apprendistato velocissimo, è una Fujifilm al 100% con “l’unica” differenza di essere la macchina fotografica della serie X più veloce e reattiva mai realizzata.

In Corteo
Siena, 2 luglio 2022, il giorno della corsa.
Dal cuore della Contrada del Drago il corteo storico inizia il suo cammino. Con il tamburino in testa il popolo dei contradaioli appare come un fiume che scorre lungo tutta la città. Un lunghissimo corso d’acqua che si unirà agli altri per defluire finalmente a Piazza del Campo.

Contrada: storia e tradizione
Molto più della corsa e del campo di gara mi interessava maggiormente apprendere il più possibile tutto ciò che riguardava la storia e la tradizione del Palio e della contrada di cui sarei stato ”gli occhi”.
Grazie alla pazienza, alla preparazione e alla conoscenza di Marco Lonzi, già priore del Drago, ho scoperto tutti i luoghi più simbolici e caratteristici, gli avvenimenti storici, le curiosità, gli oggetti e le leggende riguardanti il Palio di Siena e la Contrada del Drago.
Una delle cose che più mi hanno colpito è il forte legame della tradizione con la fede.
Non è un caso che entrambi i Pali siano dedicati alla Madonna (2 luglio Madonna di Provenzano e 16 agosto Madonna Assunta).
E non è un caso che tutte le contrade hanno un chiesa dedicata.
Si tratta di un retaggio secolare più che commistione tra sacro e profano.
Un retaggio che trova ancora piena realizzazione ai giorni d’oggi.
I Pali intestati alla Madonna, le chiese dedicate alle contrade, la messa del fantino, la benedizione del cavallo, la visita alle altre contrade della vincitrice che si conclude con una preghiera.
Se ci pensiamo bene questi non sono atti di folclore ma riti e usanze di antica tradizione che vengono tramandati di generazione in generazione.
Un mantenere viva la tradizione non solo di Siena ma comune in tutta la nostra magnifica nazione.

Barbero e Barbaresco
Siena, 2 luglio 2022, il giorno della corsa.
Quando il corteo storico sfila sul campo di corsa a Piazza del Campo la tensione per la gara inizia a salire progressivamente.
Berbero e barbaresco, cavallo e uomo, condividono le emozioni della folla quasi fossero una singola entità.

Inizio a vedere le cose attraverso gli occhi del Drago. Ecco che percepisco cosa vuol dire appartenenza durante la cena di contrada, dove centinaia di ragazzi si occupano di tutti gli aspetti organizzativi dell’evento.

Ecco che vedo il rapporto quasi intimo tra cavallo, fantino e contradaioli.
Rapporto fatto di presenza ma anche di assenza nella solitudine della stanza e nella stalla dove dormono, separati solo da una parete, uomo e barbero.
Non ho tempo di spiegare a parole tutto quello che riguarda il Palio, non ne sono in grado e preferisco lasciare alle immagini il compito di raccontare.
Il corteo è pronto e la passeggiata storica sta per iniziare.

La “Mossa”
Siena, 2 luglio 2022, la corsa.
È forse l’unica partenza, in una gara sulla Terra, in cui è ammesso di tutto, dall'ostacolare l'avversario, al cambio di posto, dal rifiuto a partire, alle forzature anche estreme. Cavalli e fantini, stretti nello spazio delimitato dai due canapi, iniziano uno sfibrante gioco delle parti per assicurasi la migliore partenza possibile. La tensione è ancora più percepibile visto il lungo periodo di sospensione imposto all’emergenza Covid. L’attesa è interminabile e falsa partenza dopo falsa partenza, tutti pensano che corsa sarebbe stata rimandata al giorno successivo. Poi, all’improvviso, il canapo si abbassa per l’ennesima volta, ma questa volta la partenza è valida. Il Drago scatta in testa inseguito dalla Pantera di “rincorsa”.

La Carriera
I tamburi suonano e gli alfieri fanno volteggiare le bandiere.
Vicolo dopo vicolo, piazza dopo piazza, la parata attraversa le strade della città prima di fare il suo ingresso in Piazza del Campo. Ecco il carroccio trainato da buoi che mostra a tutti il premio della contesa.
Cala un silenzio irreale all’avvicinarsi dei protagonisti della corsa alla mossa.
La fiasca ha determinato l’ordine di ingresso.
Le false partenza, come da tradizione si susseguono per un tempo indeterminato e sospeso.
Ancora una volta il mossiere sgancia il canapo ma questa volta la partenza è regolare.
Il Drago parte in testa e di rincorsa dal verrocchino la Pantera lo insegue inutilmente. Sembra una parata trionfale ma metro dopo metro, curva dopo curva, la Torre si è fatta sotto. È testa a testa. Esplode il mortaretto che decreta l’arrivo ma neanche riguardando la foto che ho scattato riesco a capire che è il vincitore.
Attimi di attesa, anche questi indeterminatamente infiniti. Finalmente alla trifora del Palazzo Comunale viene issata la bandiera della contrada vincitrice: Drago.

Testa a testa
Siena, 2 luglio 2022, la corsa.
Tre giri corsi senza fiato da fantini che montano a pelo i loro cavalli. Tre giri in cui il Drago è stato sempre in testa.
Ma la rimonta della Torre è incessante. Negli ultimi metri il testa a testa è esaltante.
Un colpo di mortaretto decreta la fine della “carriera” .

E festa sia.
Il drappellone viene calato e preso in possesso dai vincitori e portato in trionfo nella chiesa della Madonna di Provenzano. È a Lei che è dedicato il Palio del 2 luglio e, come è giusto che sia, è a Lei che si porgono i primi ringraziamenti.

E poi in parata verso un’altra chiesa, questa volta l’Oratorio della contrada del Drago.
Un fiume di gente colorata si riversa sulla piazza antistante. Attendono il loro turno per vedere, toccare e farsi una foto con il premio di tutti i loro sforzi. Anch’io non ho resistito a tale tentazione.
La festa andrà avanti per tutta la notte. Per me invece è arrivato il momento di chiudere gli occhi del Drago. In questi giorni mi sono sentito pienamente partecipe a tutto ciò che avveniva attorno a me. Ma sono stato solo un osservatore ed è giusto farmi da parte, mettere il tappo all’obiettivo e spegnere la mia macchina fotografica a volte utilizzata in maniera indiscreta. È ora di lasciare solo ai veri protagonisti tutto il meritato festeggiamento almeno fino al mattino successivo.

Il Palio
Siena, 2 luglio 2022, L’attesa, la vittoria
L’arrivo in volata rende ancora più unico questo Palio così lungamente atteso. È stato battezzato il “Palio della Rinascita”. Rinascita dopo la sospensione di 2 anni dovuta all’emergenza Covid. Un modo per tornare alla normalità soprattutto per Siena e per la sua tradizione secolare. Minuti interminabili trascorrono uno dopo l’altro. Finalmente la bandiera della contrada vincitrice viene esposta alla finestra centrale del Palazzo Pubblico.
Il Palio viene calato per essere abbracciato da tutto il popolo del Drago.

È curioso come la mia avventura sia terminata così come è iniziata, ovvero in una chiesa.
Sono partito dall’Oratorio del Drago per finire nelle chiese delle altre contrade durante la visita che tradizionalmente effettua la vincitrice il giorno successivo alla corsa.

È ora di andare via.
Il drappellone verrà esposto insieme agli altri trofei vinti in precedenza dal Drago, il piatto d’argento restituito al Comune di Siena e l’asta consegnata al capitano.
Questa è la tradizione.
Ed è proprio il rispetto della tradizione che rende unico questo evento in tutto il mondo.
Sono grato di averlo potuto vivere in maniera così intensa.
Volevo partecipare solo da osservatore ma alla fine mi sono trovato pienamente coinvolto. Mi illudo di aver portato fortuna… ma, appunto, è solo un’illusione.

Il cor che m'arde divien fiamma in bocca
Viva il Drago.

Questo lavoro è realizzato con:
Autorizzazione del CTPS - CONSORZIO PER LA TUTELA DEL PALIO DI SIENA

Siena, Contrada del Drago, 2 ottobre 2022, Cena celebrativa della Vittoria

Ringraziamenti
Un sentito ringraziamento a chi ha contribuito a rendere questo progetto possibile:
grazie al Consorzio per la Tutela del Palio di Siena e alla pazienza e professionalità della sig.ra Roberta Bioni.
Grazie a tutta la contrada del Drago, in particolare al Priore Luigi Sani, al vicario Alberto Nastasi e i provicari  Guido Mantengoli, Giovanni Molteni e Lisa Pagliantini, al Capitano Jacopo Gotti, al Dott. Marco Lonzi, ex Priore e guida straordinaria, e a tutto la meravigliose persone della contrada del Drago.
Infine un particolare ringraziamento ad Annalaura Pacini fondamentale per organizzare questa meravigliosa avventura.  

info e approfondimenti
https://www.consorziotutelapaliodisiena.it/